"Recitare non è molto diverso da una malattia mentale: un attore non fa altro che ripartire la propria persona con altre. È una specie di schizofrenia." (Vittorio Gassman)

martedì 21 dicembre 2010

Lettera di Eva a Lucia

Cara mamma, aspetto un bambino e non te l’ho detto. Perché credevo di aver fatto un errore e non è facile ammettere i propri errori. Sono ancora piccola e mi viene da ridere a scriverlo se mi tocco la pancia ma è così. E come i bambini da qualche parte sono ancora convinta che il mondo l’abbia fatto tu. Ecco mamma il mondo è stato molto severo con me e forse te ne ho voluto per questo e te ne ho voluto perché mi hai costretto a dirtelo perché non te ne sei accorta da sola, che non sei venuta a frugare nei miei cassetti e non hai rubato il mio beauty case e non ci hai trovato dentro le prove di quello che mi stava succedendo. Poi qualcuno mi ha aiutato a guardarmi da fuori e a capire che non era tutto un disegno del fato contro di me ma che ero soltanto una delle centinaia di migliaia di persone nel mondo che stavano in quella condizione e allora comunque non te l’ho voluto dire, perché se ce l’avessi fatta da sola mi dicevo, a quel punto forse sarei riuscita a dimostrarmi che non importa chi ha creato il mondo ma importa soltanto quanta forza e quanta volontà riesci ad investire per costruirci dentro la tua strada. Cara mamma, aspetto un bambino e riesco soltanto a sperare di poterlo tirare su con l’amore  e la forza che tu hai dedicato a me. E spero quando sicuramente tradirà la mia fiducia come io ho tradito la tua, di avere quella forza per perdonarlo.

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